Diritto Ereditario

Diritto Ereditario


(successioni, divisioni)

Con il termine diritto ereditario, nell'ordinamento italiano, si intendono tutte le norme che regolano il trasferimento del patrimonio dal de cuius ai successori o per legge (successione legittima), o per testamento (successione testamentaria).
Per successione dei legittimari, si intende quell'insieme di norme di garanzia e di tutela che l'ordinamento appresta per alcune categorie di successibili, riservando loro una quota del patrimonio ereditario libera da pesi e condizioni, in virtù dello speciale rapporto personale che si presume abbia legato tali soggetti al defunto.

Successione La successione a causa di morte (mortis causa) è l'istituto giuridico che regola le modalità in cui gli eredi, subentrano al defunto nella titolarità di un patrimonio o di singoli diritti patrimoniali.
Il trasferimento del patrimonio per causa di morte, come disciplinato dal codice civile, può avvenire per successione legittima o per successione testamentaria.
La successione, quindi, è testamentaria quando gli eredi e i legatari sono stati individuati dal de cuius quando era ancora in vita, mediante un apposito negozio giuridico che prende il nome di testamento; è, invece, legittima (o ab intestato) quando, in mancanza di testamento lasciato dal de cuius, gli eredi sono individuati dalla legge nelle persone che intrattenevano con il defunto i più stretti rapporti di parentela (moglie, figli, genitori, fratelli).

Divisione ereditaria
Quando un patrimonio viene trasferito a causa di morte a più eredi, ciascun erede è titolare di una quota ideale di ciascun bene facente parte della massa: occorre, quindi, dopo l’accettazione dell’eredità, che il patrimonio venga diviso tra i vari eredi e che ciascuno diventi proprietario di singoli beni individuati.
La divisione ereditaria è, appunto, lo strumento giuridico che serve a sciogliere la comunione ereditaria (art. 713 c.c.).
Quest'ultima ha come oggetto l'intero patrimonio del defunto, rappresentato da beni e da crediti, al netto dei debiti; la divisione ereditaria ha, appunto, l'obiettivo di sostituire alla cointestazione pro quota per ognuno dei partecipanti alla comunione ereditaria, l'intestazione in via esclusiva in capo a ciascun erede di singoli diritti, in proporzione della quota che gli spettava durante lo stato di comunione.
La divisione ereditaria ha effetto retroattivo, nel senso che ciascun condividente viene considerato unico ed immediato successore dei beni costituenti la sua quota sin dal momento dell'apertura della successione.

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